La legge di conversione del decreto 133/2014, Sblocca Italia, interviene anche con una novità rivolta alla digitalizzazione del patrimonio immobiliare. Viene infatti istituita una nuova certificazione per gli edifici , una sorta di messa a norma riguardante le connessione ad internet a banda larga, definita nell'emendamento "etichetta di predisposizione alla banda larga" .
In pratica i nuovi edifici a dovranno essere tutti forniti di punto d'accesso per la banda larga e avere uno spazio interno dedicato agli impianti che porteranno la connessione a tutte le abitazioni . Tale infrastruttura dovrà essere certificata da un tecnico specializzato.
La norma prevede che tutti i nuovi edifici e quelli soggetti a importanti ristrutturazioni, a partire dal 1 luglio 2015 dovranno essere dotati di questa etichetta per avere l'autorizzazione ed entrare nel mercato immobiliare
Per gli altri edifici sono previste, inanzitutto l'autocertificazione per quelli già "connessi" e semplificazioni burocratiche per i lavori necessari all' adeguamento, come ad esempio l'assenza di obbligo di autorizzazioni paesaggistiche per modifiche strutturali o installazione di antenne non superiori a m1,5 . Si parla inoltre di assenza di oneri e tasse per l'utilizzo di immobili pubblici a questo fine.
Per il settore edilizio dunque novità fiscali a doppio taglio, più favorevoli forse alle piccole imprese, più comunemente artefici dei lavori di ristrutturazione, che non le grandi ditte incaricate delle nuove urbanizzazioni vere e proprie.
Scelte normative comunque, volte a sostenere il mercato immobiliare e l'edilizia con l'ammodernamento e l'efficientamento del patrimonio edilizio esistente anche in senso "telematico", fermando nel contempo la cementificazione del territorio che è causa, insieme ai mutamenti climatici degli ultimi anni, delle sempre più frequenti tragedie che hanno colpito non solo le cose ma soprattutto per le persone.
In quest'ottica rientrano anche altri emendamenti in discussione riguardanti i piani urbanistici locali .
Solo per fare qualche esempio: viene introdotta una pesante sanzione per la mancata demolizione di opere frutto di abuso edilizio e viene eliminata la possibilita deroga per gli interventi di ristrutturazione urbanistica. Inoltre, in caso di abusi in aree a rischio idrogeologico elevato, la sanzione dovrà essere sempre irrogata nella misura massima.
Si preannunciano accese polemiche. La conversione del decreto comunque deve essere effettuata entro l'11 novembre pena la decadenza e si parla già dell'intenzione del Governo di porre la fiducia, che chiuderà la discussione.