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TASI: il saldo entro il 16 dicembre 2019

TASI 2019: come calcolarla

Per determinare la TASI occorre prima di tutto calcolare la base imponibile, che è il valore che si ottiene applicando alla rendita catastale rivalutata del 5% i moltiplicatori sotto indicati:
  • 160: categoria A (tranne A/10), C/2 C/6 C/7;
  • 80: categoria A/10 e D/5;
  • 140: categoria B, C/3, C/4 e C/5;
  • 55: categoria C/1;
  • 65: D (tranne D/5).
Esempio: Per un'abitazione di cat. A/2 con rendita di euro 750, il valore sul quale applicare l'aliquota è 750 + (750x 5%)x160 = 126.000 Euro
 
Si ricorda, inoltre, che:
  • per i fabbricati di interesse storico artistico, e per quelli inagibili/inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell'anno durante il quale sussistono tali condizioni, la base imponibile va ridotta al 50%;
  • per i fabbricati in corso di costruzione, ricostruzione/ristrutturazione, l'imposta si calcola sul valore dell'area edificabile, fino alla data di ultimazione lavori o, se precedente, fino alla data in cui il fabbricato inizia ad essere utilizzato.

Per le aree fabbricabili la base imponibile è rappresentata dal valore venale/commerciale all'1.1 dell'anno di imposizione.

Per l'unità immobiliare concessa in comodato ad un parente in linea retta (figlio o genitore) è prevista una riduzione della base imponibile Imu del 50%. L'agevolazione si applica alle unità immobiliari, escluse quelle “di lusso” (A/1, A/8 e A/9), concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado (genitori-figli) che la utilizzano come abitazione principale a condizione che:

  • il contratto sia registrato
  • il comodante:
  • possieda un solo immobile in Italia, oltre all’abitazione principale non di lusso sita nel Comune in cui è ubicato l’immobile concesso in comodato;
  • risieda anagraficamente e dimori abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.

Dal 2016, per gli immobili locati a canone concordato di cui alla Legge n. 431/98, l’imposta, determinata applicando l’aliquota stabilita dal comune, è ridotta al 75%. A seguito delle novità introdotte dal Decreto Crescita , il contribuente non deve più attestare con la dichiarazione Tasi, il possesso dei requisiti per usufruire dell’agevolazione. 

Per i fabbricati di categoria D privi di rendita, posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, si assume il valore che risulta dalle scritture contabili applicando per ciascun anno di formazione i coefficienti annualmente stabiliti con DM.

Per gli immobili a destinazione speciale/produttiva (cat. D ed E), la rendita è data dalla stima diretta che valuta, oltre alle componenti edilizie, anche quelle impiantistiche connesse, per la specifica destinazione d'usto (imbullonati). Dal 2016 in questa stima vanno esclusi i macchinari, i congegni, le attrezzature e altri impianti funzionali allo specifico processo produttivo. A tal fine è richiesta la presentazione di atti di aggiornamento per la rideterminazione della rendita catastale. 

Alla base imponibile così determinata poi bisogna applicare l'aliquota di riferimento. Per individuare l'aliquota corretta occorre visionare il regolamento comunale specifico, presso il sito internet delle finanze. 
 
LA TASI dovuta a dicembre si calcola scomputando l'eventuale acconto versato a giugno.
 
Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 26/11/2019