Si ipotizza lo Stato patrimoniale riclassificato di una società di capitali al 31/12/n:
ATTIVO
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Attivo immobilizzato
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Immobilizzazioni materiali
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€ 800.000
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Totale Attivo Immobilizzato
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€ 800.000
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Attivo circolante
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Rimanenze
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€ 250.000
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Crediti a breve
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€ 150.000
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Liquidità
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€ 15.000
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Totale Attivo circolante
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€ 415.000
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Totale Attivo
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€ 1.215.000
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PASSIVO
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Capitale proprio
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€ 500.000
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Utile netto (parte non distribuita)/Perdita
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€ 50.000
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Totale Patrimonio netto
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€ 550.000
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Capitale di terzi
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Debiti a medio lungo termine
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€ 400.000
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Debiti a breve termine
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€ 265.000
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Totale Capitale di terzi
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€ 665.000
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Totale Passivo
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€ 1.215.000
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In base a tali dati si calcolano i margini patrimoniali:
Margini Patrimoniali
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31/12/n
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Margine di struttura primario
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PN – Immobil.
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-€ 250.000
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Margine di struttura secondario
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(PN+Dml) - Imm
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€ 150.000
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Capitale circolante netto
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A c- Pb
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€ 150.000
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Margine di tesoreria
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(Ac-Rim)-Pb
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-€ 100.000
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Anche se il margine di struttura primario risulta negativo, ciò viene bilanciato dalla positività del margine di struttura secondario, che esprime un corretto equilibrio tra capitale permanente e immobilizzazioni. Anche il capitale circolante netto risulta positivo, tranne il Margine di tesoreria che esprime l'insufficienza delle disponibilità liquide e dei crediti a coprire i debiti a breve.
In generale la situazione può essere giudicata equilibrata e comunque eventuali interventi correttivi (aumento di capitale sociale, maggiore autofinanziamento, incremento delle vendite) non farebbero altro che migliorare la struttura patrimoniale.