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Nota di variazione Iva e diritto alla detrazione della maggiore Iva

La fattispecie dell’istanza di interpello

L’istanza di interpello è stata presentata in merito ad una fattispecie di regolarizzazione di cessioni rilevanti ai fini Iva in Italia effettuate nei confronti di una società non residente, senza stabile organizzazione e senza una posizione Iva in Italia. 

L’istante si è avvalso del ravvedimento operoso per versare l’Iva a suo tempo non addebitata sulle cessioni in oggetto ed ha chiesto se possa essere addebitata l’Iva versata a seguito della regolarizzazione, in via di rivalsa nei confronti del cessionario ai sensi dell’articolo 60, ultimo comma, D.P.R. n. 633/72. 

Entrando nel dettaglio dell’istanza, il cedente ha chiesto se:

  • Il diritto di rivalsa ex art.60, ultimo comma, del D.P.R. n.633/72 sussista anche nel caso di rettifica effettuata dal contribuente con il ravvedimento operoso;
  • Il diritto di rivalsa sorga nei confronti del cessionario anche con riguardo alla maggiore Iva accertata dall’ufficio e versata;
  • Il cessionario non identificato ai fini Iva in Italia, per esercitare il diritto alla detrazione dell’imposta, sia tenuto a registrarsi ai fini Iva in Italia nominando un rappresentante fiscale ex art.17, comma 3, D.P.R. n.633/72, prima dell’esercizio della rivalsa da parte del cedente ai sensi art.60, ultimo comma, del D.P.R. n.633/72.
Fonte: Agenzia delle Entrate


Aggiornata il: 25/08/2020