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Superbonus: gli effetti contabili dello sconto in fattura sul fornitore

Il meccanismo

Ipotizzando che a fronte di lavori effettuati dal fornitore Bianchi al Sig. Rossi venga emessa fattura per euro 40.000 al lordo di iva al 10%, nonché ipotizzando che la detrazione spettante sia del 110%, vedremo come il fornitore Bianchi deve registrare nella propria contabilità l’avvenuta operazione.

  • Emissione della fattura di euro 40.000 (imponibile: euro 36.363,34, IVA 10%: euro 3.636,36)
  • La detrazione spettante è pari al 110%, mentre, come da art. 121, DL 34/2020, lo sconto in fattura può essere al massimo pari ad euro 40.000 (praticamente non accadrà mai che sia il fornitore che oltre allo sconto in fattura si debba ritrovare a dover restituire anche il residuo 10%)
  • Per contro, comunque il fornitore, come da indicazioni della Circ. 24/E/2020, pag. 36 e seguenti, maturerà un credito d’imposta pari ad euro 44.000 (40.000 + 10% di 40.000 = 110%)

Nella pratica il fornitore Bianchi, a fronte “del mancato incasso” di una fattura pari ad euro 40.000, matura un credito d’imposta di euro 44.000 che potrà utilizzare in 5 quote annuali costanti pari ad euro 8.800 all’anno (la ripartizione è quinquennale in quanto si parla di superbonus).

Ovviamente occorre comprendere la natura del surplus di euro 4.000 che in altre condizioni non si verificherebbe.

Partendo dal presupposto che l’obiettivo di tale alternativa alla detrazione è quella di rilanciare l’economia nei settori dove è più in crisi, covid-19 o meno, il surplus di euro 4.000 va inteso come:

  • Un beneficio in favore del fornitore che matura un credito d’imposta non pari all’ammontare del corrispettivo che ha scontato, ma superiore del 10% rispetto al totale documento.
  • Tale surplus del 10%, oltre al corrispettivo scontato, per un ammontare totale di euro 44.000 potranno essere utilizzati per il pagamento dei tributi e contributi che transitano nel modello F24, mediante compensazione orizzontale.

Le scritture contabili in capo al fornitore Bianchi potranno essere le seguenti:

1. Rilevazione del credito verso il cliente

Credito verso cliente Rossi

40.000,00

a

diversi

40.000,00

 

 

 

Ricavi delle vendite

36.363,64

 

 

 

iva a debito (aliquota 10%)

3.636,36

2. Rilevazione della maturazione del credito d’imposta spettante a seguito della concessione dello sconto

Credito d'imposta ex. Art. 121, DL 34/2020

44.000,00

a

diversi

44.000,00

 

 

 

Credito verso cliente Rossi

40.000,00

 

 

 

Altri ricavi

4.000,00

3. Se il fornitore decide di compensare nel mod. F24, la scrittura sarà la seguente (per 5 anni), da stornare di volta in volta al momento del pagamento del modello e fino ad esaurimento della quota annuale

Debiti da F24 (ad es. Erario c. IVA, contributi ecc…)

8.800,00

a

Credito d'imposta ex. Art. 121, DL 34/2020

8.800,00

4. Qualora, in alternativa, il fornitore Bianchi decidesse di cedere a sua volta il credito acquisito, la scrittura sarebbe la seguente (ipotizzando una cessione ad un istituto di credito a fronte della quale per semplicità il tasso di sconto è pari a 200 euro e la gestione della pratica è pari a 800 euro

diversi

44.000,00

a

Credito d'imposta ex. Art. 121, DL 34/2020

44.000,00

Banca

43.000,00

 

 

 

tasso di sconto

200,00

 

 

 

oneri di gestione

800,00

 

 

 


Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 16/10/2020