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TARI al 50% se ci sono troppi rifiuti in strada

Se il Comune non si occupa in maniera dignitosa dei rifiuti, è giusto che il contribuente versi solo la metà di quanto dovuto. A stabilirlo la CTP di Roma che ha riconosciuto a un contribuente romano il dimezzamento della tassa sui rifiuti (TARI) dato lo scarso livello nei servizi di raccolta e smaltimento dell'immondizia. Com'è noto la TARI è stata introdotta dalla Legge di bilancio 2014 e prevede il pagamento della tassa per chiunque possieda o detenga locali o aree coperte suscettibili di produrre rifiuti urbani, a qualsiasi scopo destinati. 

La controversia era nata nel 2012 quando un contribuente residente a Roma, con raccomandate, email e foto denunciava al Comune di Roma "un grave disservizio sia per la mancata raccolta dell’immondizia, e sia per la posizione con cui erano stati collocati i cassonetti nelle immediate vicinanze della propria abitazione e in dettaglio davanti alla propria finestra, creando un’inevitabile situazione di carenza igienico-ambientale".  Il contribuente, iniziava così un lungo iter di segnalazioni sul fatto che il servizio fosse "del tutto inidoneo e irregolare".

Lo scorso anno, il contribuente aveva deciso di aprire un contenzioso fiscale con il Comune della capitale, chiedendo esplicitamente che la Tari gli venisse dimezzata a fronte dei numerosi disagi subiti e segnalati. La Commissione tributaria provinciale di Roma con la sentenza n. 6269/41/2018 ha riconsciuto validità alle argomentazioni mossa, e he  accertato il disservizio subito, gli ha riconosciuto la decurtazione del 50% della Tari. La sentenza rientra nel filone della nuova giurisprudenza che lega il pagamento della Tari, all'effettivo espletamento del servizio di raccolta della spazzatura.

Insomma, un precedente sicuramente importante destinato a cambiare il rapporto tra contribuente e amministrazioni locali che dà speranza ai tanti cittadini stanchi di dover subire disservizi senza averla mai vinta anche se l’auspicio più grande resta quello che i servizi dovuti al cittadino possano funzionare quotidianamente nel modo giusto a prescindere da iniziative di reclamo, lunghe anni.

 


Fonte: Il Sole 24 Ore
News del: 12/06/2018


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