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Resto al sud 2.0: regole in vigore da oggi 8 maggio

Viene publicato in GU n 107 del 7 maggio il DL Coesione il cui art 18 prevede una misura agevolativa per imprese e professionisti del sud, chiamata Resto al Sud 2.0, vediamo di cosa si tratta.

Resto al sud 2.0: agevolazioni per imprese e professionisti

L'art 18 del DL Coesione, in vigore dal gorno 8 maggio prevede che per  promuovere  la  costituzione di  nuove attivita' localizzate nei  territori  del sud (di  cui  al comma 1, primo periodo, dell'articolo 1 del decreto-legge 20 giugno 2017, n.  91, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2017, n. 123) è istituita  una specifica misura denominata «Resto al SUD 2.0».
Sono ammesse al finanziamento le  iniziative  economiche finalizzate  all'avvio  di   attività  di lavoro autonomo, imprenditoriali e  libero-professionali,  in  forma  individuale o collettiva, ivi comprese quelle che prevedono l'iscrizione ad ordini o collegi professionali. 

Le attivita' di cui al  primo  periodo sono avviate in forma individuale mediante apertura di partita IVA per  la costituzione di impresa individuale o per lo svolgimento di attivita' libero-professionale,  ovvero in   forma collettiva mediante costituzione di società in nome collettivo, società in  accomandita semplice, società a  responsabilità limitata,  nonché società cooperativa o società tra  professionisti.  

Alle  imprese in forma collettiva possono partecipare soggetti diversi da quelli indicati al comma 3, fermo restando in tal caso l'esercizio del  controllo e dell'amministrazione della società da parte dei soggetti di cui  al comma 3.

Sono destinatari dell'intervento i giovani di eta' inferiore  ai trentacinque anni e in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • a) condizione di marginalita', di  vulnerabilita'  sociale  e  di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne  e lavoro 2021 - 2027
  • b) inoccupati, inattivi e disoccupati;
  • c) disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilita' dei lavoratori GOL.

Sono ammissibili a finanziamento le seguenti iniziative:

  • a) erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento  alla progettazione preliminare per l'avvio delle attivita' di cui al comma 1 definita su base territoriale e di  concerto  con  le  regioni,  in coerenza con il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e il programma GOL;
  • b) tutoraggio, finalizzato all'incremento  delle  competenze,  al fine di supportare i destinatari di cui al  comma  3  nelle  fasi  di realizzazione della nuova iniziativa;
  • c) interventi di  sostegno  all'investimento,  consistenti  nella concessione di incentivi per l'avvio delle attivita' di cui al comma 2 ai destinatari di cui al comma 3.

Le iniziative di cui al comma 4 sono  oggetto di  attività di divulgazione informativa e promozione, attraverso i centri regionali per l'impiego, gli sportelli  delle  Camere  di  Commercio  Industria Artigianato e Agricoltura, gli sportelli regionali per le imprese, la Struttura  sisma  Abruzzo  2009  e  la  struttura   del   Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016.

Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il  PNRR  e  con  il  Ministro  dell'economia  e  delle finanze, da emanarsi entro trenta giorni dalla  data  di entrata in vigore del presente decreto, sono individuati i termini, i criteri  e le modalita' di finanziamento delle iniziative  di cui  al  comma  4 aventi come destinatari i soggetti di cui al comma 3, in coerenza con quanto previsto dall'Accordo di partenariato 2021 - 2027, nonche' con i  contenuti  e  gli  obiettivi  specifici  del  Programma  nazionale giovani, donne e lavoro 2021 - 2027.

Resto al sud 2.0: gli incentivi

Gli incentivi di cui al comma 4, lettera c)  sono  fruibili,  in conformità con le disposizioni al regolamento (UE)  2023/2831  sugli aiuti de minimis, in via alternativa e consistono nel  riconoscimento di:

  • a) un voucher di avvio in  regime  de  minimis,  non  soggetto  a rimborso, utilizzabile per l'acquisto di beni,  strumenti  e servizi per l'avvio delle attivita' di cui al comma 2, per un importo massimo di 40.000 euro per le attivita' aventi sede  legale nelle  aree  del Mezzogiorno  e  nei  territori  delle  regioni  dell'Italia  centrale colpite dagli eventi sismici  del  2009  e  del 2016.  Nel  caso  di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e  digitali  o  di beni  diretti  ad  assicurare  la sostenibilita'  ambientale  o   il risparmio energetico, l'importo massimo del voucher e' di 50.000 euro per le attivita' di cui al comma 2 aventi sede legale nelle aree  del Mezzogiorno  e  nei  territori  delle  regioni  dell'Italia  centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016;
  • b) un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 75 per cento per l'avvio delle attivita'  di  cui  al comma 2 aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell'Italia centrale colpite dagli eventi  sismici  del 2009 e del 2016;
  • c) un aiuto in regime de minimis per  programmi  di  spesa  oltre 120.000 euro e fino a 200.00 euro, consistente  in  un contributo  a fondo perduto fino al 70 per cento per l'avvio delle attivita' di cui al comma 2, aventi sede legale  nelle  aree del  Mezzogiorno  e  nei territori delle regioni dell'Italia  centrale  colpite  dagli  eventi sismici del 2009 e del 2016.

Le misure di cui al presente articolo si attuano nel limite  di spesa di 49,5 milioni di euro per l'anno 2024 e di 445,5 milioni di euro per l'anno 2025. 


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 08/05/2024


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