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Tempi di pagamento delle imprese: indicazione nel bilancio sociale

L'articolo 22 del Decreto crescita riguarda i tempi di pagamento tra le imprese. La disposizione è finalizzata a incidere sulla disciplina dei ritardi dei pagamenti nelle transazioni commerciali contenuta nel decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, muovendo dal presupposto che la manifestazione all’esterno dei tempi medi di pagamento dell’impresa può costituire un parametro di riferimento utile per i creditori e i contraenti, attuali e potenziali, della società. La conoscenza della regolarità con la quale le società adempiono alle proprie obbligazioni costituisce, pertanto, un parametro di riferimento per contribuire a tutelare i contraenti e creditori della società – i quali potranno pertanto venire a conoscenza di un dato ulteriore relativo all’affidabilità del contraente – e, al tempo stesso, può costituire un utile strumento per stimolare le società ad adempiere tempestivamente alle proprie obbligazioni e, quindi, la competitività tra le imprese.

In particolare, è stato introdotto al D. Lgs 231/2002 il seguente articolo: Art. 7-ter (Evidenza nel bilancio sociale) "Nel bilancio sociale le società danno evidenza dei tempi medi di pagamento delle transazioni effettuate nell'anno individuando altresì gli eventuali ritardi medi tra i termini pattuiti e quelli effettivamente praticati. I medesimi soggetti danno conto nel bilancio sociale anche delle politiche commerciali adottate con riferimento alle suddette transazioni, nonché delle eventuali azioni poste in essere in relazione ai termini di pagamento." 

Nel dettaglio, si prevede che nel bilancio sociale le società devono dare evidenza dei tempi medi di pagamento delle transazioni effettuate nell’anno, ponderando il tempo di pagamento di ciascuna transazione per il suo valore e distinguendo quelle verso le grandi imprese, le piccole e medie imprese e le micro imprese.
Inoltre, nel bilancio, deve essere riportato il numero e il valore complessivo delle transazioni i cui tempi di pagamento abbiano ecceduto i termini massimi indicati all’articolo 4 del medesimo decreto legislativo, specificando le misure che l’impresa ha adottato per rispettare i tempi.

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Si ricorda che nell'individuare i debiti di natura commerciale è necessario aggiungere anche le fatture da ricevere.

 


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 16/05/2019


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