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File fatture elettroniche: ecco come saranno usati i dati

Nel decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2020 c'è un articolo che disciplina l'utilizzo che l'amministrazione farà dei files delle fatture elettroniche. La proposta normativa è volta a prevedere la memorizzazione e l’utilizzo dei file XML delle fatture elettroniche e tutti i dati in essi contenuti per consentirne l’utilizzo sia ai fini fiscali che per finalità di indagini di polizia economico-finanziaria.

In particolare, la norma prevede che i file delle fatture elettroniche siano memorizzati fino al 31 dicembre dell'ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione di riferimento ovvero fino alla definizione di eventuali giudizi al fine di essere utilizzati:

  • dalla Guardia di finanza nell’assolvimento delle funzioni di polizia economica e finanziaria;
  • dall’Agenzia delle entrate e dalla Guardia di Finanza per le attività analisi del rischio e controllo ai fini fiscali.

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle entrate devono pertanto adottare idonee misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati attraverso la previsione di apposite misure di sicurezza, anche di carattere organizzativo.


Attualmente, infatti, l’Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza possono utilizzare i predetti file XML esclusivamente per le attività di controllo di cui agli artt. 51 del D.P.R. n. 633/1972 e 32 del D.P.R. n. 600/1973, con le modalità di cui al decreto ministeriale previsto dall’art. 1, comma 5, del D.Lgs. n. 127/2015. La modifica prospettata offrirebbe la possibilità di utilizzare tale importante patrimonio informativo per tutte le funzioni istituzionali di polizia economico-finanziaria, potenziando l’attività di contrasto di qualunque forma di illegalità, anche in settori diversi da quello strettamente tributario, quali ad esempio

  • la spesa pubblica,
  • il mercato dei capitali
  • la tutela della proprietà intellettuale.

La disposizione non genera nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, poiché è realizzabile attraverso le risorse umane e strumentali disponibili a legislazione vigente, in quanto i dati in argomento sono già presenti all’interno dell’infrastruttura telematica denominata “Sistema di Interscambio”, appositamente istituita dall’Agenzia delle entrate per la trasmissione e la conservazione delle fatture elettroniche, costantemente alimentata dai soggetti passivi sottoposti all’obbligo di fatturazione elettronica. 


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 21/10/2019


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