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Prelievo sulle vincite: previsto l'aumento nella Legge di bilancio 2020

Prevista nel DDL della Legge di bilancio 2020 una stretta sui prelievi delle vincinte. In particolare l'articolo 93 del Disegno di Legge della manovra 2020 in discussione in queste settimane, incrementa il prelievo sulle vincite conseguite mediante VLT ed il diritto sulle vincite conseguite ai giochi numerici a totalizzatore nazionale ed alle lotterie nazionali ad estrazione spontanea.

Nello specifico si prevede:

  • che per le VLT, il prelievo erariale unico (PREU) sulle vincite è rimodulato come segue:
    • a) 1,9% dal 1 maggio 2020 e 1,3 per cento dal 1 gennaio 2021, per la vincita o parte di essa fino a 500 euro;
    • b) il 15% dal 1 maggio 2020, per la parte di vincita eccedente i 500 euro;
  • che è elevato al 15% il diritto sulle vincite eccedenti i 500 euro conseguite attraverso i giochi vinci per la vita -win for life, vinci per la vita. win for life gold e SiVince tutto, lotterie nazionali ad estrazione istantanea, Enalotto, Superstar.

Infine, con un futuro provvedimento del direttore dell'agenzia delle dogane e dei monopoli sarà  modificata la percentuale del prelievo sulla vincita dei giochi Superenalotto e Superstar destinata al fondo per integrare i montepremi relativo alle vincite di quarta e quinta categoria dell'Enalotto al fine di adeguarla alle nuove aliquote del prelievo sulle vincite.

Delle modifiche sul tema erano stato portate anche dal Decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2020, in corso di conversione in Legge in queste settimane. Stando al testo pubblicato in Gazzetta, le principali modifiche apportate al settore del Gioco sono le seguenti:

  • pospone la data di entrata in funzione delle nuove slot.
  • incrementa il prelievo erariale unico applicabile agli apparecchi da intrattenimento news slot (cd AWP) al 23% e videolottery (cd VLT) al 9%
  • istituisce dall’esercizio 2020 il Registro unico degli operatori del gioco pubblico. L’obbligo di iscrizione si estende a tutti gli operatori di gioco pubblico. L’esercizio di qualunque attività di gioco, in mancanza dell’iscrizione all’elenco è punita con una sanzione pecuniaria di 10.000 euro e con l’impossibilità di iscriversi all’elenco per i 5 anni successivi. La stessa sanzione pecuniaria si applica anche al Concessionario che intrattiene rapporti contrattuali funzionali all’esercizio delle attività di gioco con soggetti diversi da quelli iscritti nel Registro.
  • prevede che non possano essere titolari o condurre esercizi commerciali, locali o altri spazi all'interno dei quali sia offerto gioco pubblico, operatori economici che hanno commesso violazioni definitivamente accertate, relative agli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali. Il decreto, inoltre, impone il divieto di partecipazione a gare o di rilascio/rinnovo/mantenimento delle concessioni in materia di giochi pubblici in caso di condanna per determinati reati.
  • prevede la possibilità per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di disporre la chiusura dei punti vendita nei quali si offrono al pubblico scommesse e concorsi pronostici, qualora il soggetto che gestisce il punto di vendita risulti debitore d’imposta unica in base ad una sentenza anche non definitiva. L'Agenzia delle dogane e dei monopoli inviterà il debitore al pagamento e lo intimerà alla chiusura se non fornirà prova dell’avvenuto pagamento. In caso di violazione della chiusura dell’esercizio, il soggetto è punito con la sanzione amministrativa da 10.000 a euro 30.000, oltre alla chiusura dell’esercizio coattiva.

Fonte: Fisco e Tasse
News del: 22/11/2019


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