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Adeguamento rimanenze magazzino: le novità 2024

La legge di Bilancio 2024 ha previsto una misura nota come rottamazione del magazzino che proviene dal passato.

Sinteticamente, si tratta di riallineare le rimanenze di magazzino, con la possibilità di effettuare l'adeguamento del esistenze iniziali pagando una imposta, e a seconda dei casi anche l'IVA, vediamo nello specifico come fare.

Riallineamento magazzino: le novità della Legge di Bilancio 2024

I commi 78-85 dell'unico articolo della legge di bilancio 2024 prevedono che agli esercenti attività di impresa che non adottano i principi contabili internazionali possano adeguare ai fini fiscali le rimanenze iniziali di magazzino, per il solo periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, con metodi diversi che possono portare al pagamento di imposte di tipologia diversa ma, in ogni caso, con irrilevanza a fini sanzionatori.

Più nello specifico, l’adeguamento delle rimanenze può essere effettuato in due modi:

  1. Eliminazione delle esistenze iniziali di quantità o valori superiori rispetto a quelli effettivi: l’adeguamento comporta il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto, determinata applicando l’aliquota media riferibile all’anno 2023 all’ammontare che si ottiene moltiplicando il valore eliminato per il coefficiente di maggiorazione stabilito, per le diverse attività, con apposito decreto dirigenziale. L’adeguamento comporta poi il pagamento di una imposta sostitutiva dell’IRPEF, dell’IRES e dell’IRAP, in misura pari al 18% da applicare alla differenza tra l’ammontare calcolato con le modalità indicate alla lettera a) ed il valore eliminato.
  2. Registrazione delle esistenze iniziali omesse precedentemente: tale caso comporta il pagamento di una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’imposta sul reddito delle società e dell’imposta regionale sulle attività produttive, in misura pari al 18% da applicare al valore iscritto.

Attenzione al fatto che, l’adeguamento deve essere richiesto nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta al 31 dicembre 2023.

Le imposte dovute sono versate in due rate di pari importo, di cui la prima con scadenza entro il termine previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta suddetto e la seconda entro il termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi relativa al periodo d’imposta successivo. 

Al mancato pagamento nei termini consegue l’iscrizione a ruolo a titolo definitivo delle somme non pagate e dei relativi interessi nonché delle sanzioni conseguenti all’adeguamento effettuato.

L’adeguamento non rileva a fini sanzionatori di alcun genere. I valori risultanti dalle variazioni indicate sono riconosciuti ai fini civilistici e fiscali a decorrere dal periodo d’imposta indicato e, nel limite del valore iscritto o eliminato, non possono essere utilizzati ai fini dell’accertamento in riferimento a periodi d’imposta precedenti a quello indicato.

L’adeguamento non ha effetto sui processi verbali di constatazione consegnati e sugli accertamenti notificati fino alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge.

Ai fini dell’accertamento, delle sanzioni e della riscossione delle imposte dovute, nonché del contenzioso, si applicano le disposizioni in materia di imposte sui redditi. 

L’imposta sostitutiva non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Attenzione dal fatto che si attende un provvedimento attuativo con le regole per i versamenti.

Riallineamento magazzino: un caso pratico

Durante l'ultima edizione di Telefisco 2024, l'ADE ha fornito un chiarimento rispetto ad un quesito pratico sulla possibilità offerta dalla legge di bilancio di riallineare il magazzino, con eliminazione delle rimanenze iniziali.

Le entrate hanno replicato al seguente quesito: Una società di persone sceglie di imputare al conto economico la diminuzione del netto patrimoniale derivante dalla eliminazione di parte delle rimanenze iniziali di bene. Tale importo risulta deducibile nella determinazione del reddito di impresa?

Viene evidenziato che, l’eliminazione totale o parziale delle rimanenze provoca una diminuzione del netto patrimoniale, ma non rappresenta un onere fiscalmente deducibile. 

La Circolare ADE n 115/2000 di chiarimenti sulla precedente edizione di riallineamento del magazzino, ha precisato che l’importo derivante dall’eliminazione imputato a conto economico, va indicato tra le variazioni in aumento in sede di dichiarazione dei redditi. 


Fonte: Il Sole 24 Ore
News del: 07/02/2024


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