Il Dipartimento per l'editoria ha pubblicato nel mese di agosto un Bando per l'imprenditoria al femminile con le regole per l'erogazione di contributi per progetti finalizzati ad incentivare l’occupabilità e autoimprenditorialità delle donne e il contrasto a stili di comportamento lesivi dell’identità femminile. Autoimprenditorialità delle donne nell'editoria: gli incentiviL'avviso è volto a rendere noti i criteri e le modalità individuati per l’attribuzione dei finanziamenti previsti dall’articolo 57-bis, comma 2, del decreto-legge n. 50 del 2017 e dalla Direttiva generale per l’azione amministrativa e per la gestione del Dipartimento per l’informazione e l’editoria per l’anno 2022, emanata in data 5 aprile 2022. In particolare, il finanziamento, sotto forma di rimborso delle spese sostenute e debitamente documentate è riconosciuto a fronte della presentazione di progetti editoriali finalizzati ad incentivare: - l’occupabilità e autoimprenditorialità delle donne in un’ottica di empowerment femminile,
- a contrastare stereotipi e discriminazioni verso il genere femminile,
- a rimuovere stili di comportamento e di comunicazione sessisti e lesivi dell’identità femminile,
- nonché a promuovere la parità di genere.
Autoimprenditorialità delle donne nell'editoria: beneficiari e spese ammissibiliPossono presentare richiesta per la concessione del contributo: a) le imprese editoriali, identificate con i codici ATECO 2007 58.13 e 58.14, che abbiano almeno una figura femminile assunta alle proprie dipendenze e un fatturato medio annuo, nell’ultimo triennio, non superiore a 250.000 euro; b) le Associazioni di Promozione Sociale (APS), le Organizzazioni di Volontariato (ODV), le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS) e gli Enti del Terzo Settore, sia in forma singola che in forma di Associazione Temporanea di Scopo (ATS) Le spese ammissibili devono essere riconducibili alle seguenti macro voci: a) coordinamento scientifico e progettazione, nella misura massima del 10% dell’ammontare del finanziamento concesso; b) costi del personale, interno ed esterno, impiegato nella realizzazione del progetto; c) acquisto beni e servizi funzionali alla realizzazione del progetto; d) spese di informazione, pubblicizzazione e comunicazione del progetto; e) spese generali inerenti al progetto (costi di gestione e rendicontazione, consumi, contributi assicurativi, etc.), nella misura massima del 10% dell’ammontare del finanziamento concesso. Autoimprenditorialità delle donne nell'editoria: presenta la domandaLe domande di richiesta del contributo, firmate dal legale rappresentante, devono pervenire al Dipartimento per l’informazione e l’editoria entro il 30 settembre 2022, esclusivamente tramite posta elettronica certificata (pec) al seguente indirizzo: [email protected] SCARICA QUI LA MODULISTICA Attenzione al fatto che nell’oggetto della pec deve necessariamente essere indicata la denominazione del soggetto proponente e la seguente dicitura: - “Avviso pubblico per la selezione di progetti finalizzati ad incentivare l’occupabilità e autoimprenditorialità delle donne e il contrasto a stili di comportamento lesivi dell’identità femminile”.
Alla domanda dovrà essere allegata, in formato elettronico, la documentazione pubblicata nella sezione dedicata nel sito del Dipartimento https://www.informazioneeditoria.gov.it/it, come da allegati al presente avviso.
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