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Telefisco 2016: canone studenti universitari fuori sede

Si ricorda che per usufruire della detrazione il contratto di locazione deve riguardare immobili ad uso abitativo, deve essere stipulato o rinnovato ai sensi della Legge 431/1998, e regolarmente registrato. La detrazione è riconosciuta anche per i c.d. contratti di ospitalità nonché per gli atti di assegnazione in godimento o locazione, stipulati con Enti per il diritto allo studio, Università, Collegi universitari legalmente riconosciuti, Enti senza fini di lucro, Cooperative. Per usufruire dell'agevolazione è necessario che l'università sia ubicata in un comune distante almeno 100 km da quello di residenza dello studente, e appartenere a una provincia diversa. L'agevolazione consiste in una detrazione del 19% su un importo massimo annuo di 2.633 euro, e può essere fruita anche se l’onere è sostenuto nell’interesse di familiari a carico. Nella circolare n. 20/E del 13/5/2011, l'Agenzia delle Entrate aveva precisato che i 2.633 euro costituiscono il limite massimo complessivo di spesa di cui può fruire ciascun contribuente, anche se ci si riferisce a più contratti intestati a più di un figlio. Ma questo, affermano ora le entrate in occasione di Telefisco, solo nel caso di due o più figli titolari ciascuno di un distinto contratto di locazione a carico di entrambi i genitori. Se invece un solo figlio, sempre a carico di entrambi i genitori, paga un canone annuo ad esempio di 4.200 euro, la detrazione spetta a entrambi i genitori in egual misura nel limite massimo, per ciascuno, di 1.316,50 euro. Se invece il contratto di locazione fosse intestato, ad esempio, al padre dello studente, il beneficio fiscale spetterebbe solo a quest’ultimo, sempre entro il limite citato e purché il figlio si trovi nelle condizioni richieste dalla norma.


Fonte: Il Sole 24 Ore
News del: 05/02/2016


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