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730/2017: ecco come usufruire dello school bonus

Per le erogazioni liberali di ammontare fino a 100.000 euro effettuate nel corso del 2016 in favore degli istituti del sistema nazionale d’istruzione è riconosciuto un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni effettuate che sarà ripartito in 3 quote annuali di pari importo. Alcuni chiarimenti sul tema sono stati forniti dall'Agenzia delle Entrate con la corposa Circolare 7/E del 4 aprile 2017.

Nella dichiarazione dei redditi 730/2017, lo school bonus deve essere indicato nel quadro G (Crediti d’imposta) nella sezione VIII  (Credito d’imposta per le erogazioni liberali a sostegno della scuola- school bonus). In particolare, nel rigo G10 è necessario indicare l’ammontare, fino a 100.000 euro, delle erogazioni liberali in denaro effettuate nel corso del 2016 in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione destinate:

  • alla realizzazione di nuove strutture scolastiche,
  • alla manutenzione e al potenziamento delle strutture scolastiche esistenti;
  • agli interventi per il miglioramento dell’occupabilità degli studenti.

Gli istituti del sistema nazionale di istruzione comprendono

  • le istituzioni scolastiche statali
  • le istituzioni scolastiche paritarie private e degli enti locali.

Il credito d’imposta spetta a condizione che le somme siano state versate al codice IBAN: IT40H0100003245348013362600 denominato «Erogazioni liberali in denaro per gli investimenti in favore degli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per gli interventi a sostegno dell’occupabilità degli studenti da riassegnare ad apposito fondo del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, ai sensi dell’art. 1, comma 148, della legge 13 luglio 2015, n. 107», appartenente al capo XIII dell’entrata, 

Per le predette erogazioni liberali è riconosciuto un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni effettuate nel 2016 e nel 2017 e pari al 50% di quelle effettuate nel 2018.
Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. La parte della quota annuale non utilizzata è fruibile negli anni successivi ed è riportata in avanti nelle dichiarazioni dei redditi. 


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 22/06/2017


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