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Pagamenti Pubbliche Amministrazioni: si accorciano i tempi

Con un comunicato stampa del 19 novembre 2019 il MEF (Ministero dell'Economia e della Finanza) ha informato i contribuenti che continua il miglioramento sistematico dei tempi di pagamento delle Pubbliche amministrazioni italiane. In particolare, alla luce degli ultimi dati del sistema informativo della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC) relativi al 2018 sono state pagate circa 22,1 milioni di fatture, con tempi di pagamento che mostrano in media un ritardo di sette giorni rispetto ai termini previsti dalla legge. Anche tenendo conto delle code dei pagamenti delle fatture del 2018 non ancora effettuati al momento della rilevazione (che comporterà un leggero peggioramento del tempo medio di ritardo) si registra un significativo miglioramento rispetto ai tempi medi di ritardo relativi alle fatture del 2017 (10 giorni) e del 2016 (16 giorni).

In teoria, tutte le pubbliche amministrazioni sono tenute a pagare le proprie fatture entro 30 giorni dalla data del loro ricevimento, ad eccezione degli enti del servizio sanitario nazionale, per i quali il termine massimo di pagamento è fissato in 60 giorni. Come ricordato nel comunicato, il rispetto di queste scadenze è un fattore di cruciale importanza per il buon funzionamento dell’economia nazionale e rientra nel rispetto delle direttive europee in materia di pagamenti dei debiti commerciali, su cui la Commissione Europea effettua un puntuale e rigoroso controllo. Negli ultimi anni, anche grazie all’introduzione della fatturazione elettronica, obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni dal 31 marzo 2015, il numero delle pubbliche amministrazioni che paga i fornitori con tempi medi più lunghi di quelli previsti dalla normativa vigente si è gradualmente e progressivamente ridotto.

 


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 26/11/2019


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