Il d.d.l. approvato dal Senato il 21 settembre, contempla una serie di benefici fiscali per incentivare la conclusione degli accordi: incremento, da 50mila e 100mila euro, del limite per l’esenzione dall’imposta di registro del verbale di accordo; semplificazione delle disposizioni applicabili per la determinazione del credito d’imposta riconosciuto alle parti in caso di successo della mediazione; estensione del credito d’imposta al compenso dell’avvocato e al contributo unificato sostenuto dalle parti; ampliamento del gratuito patrocinio alle procedure di mediazione e di negoziazione assistita. Inoltre, previsione della possibilità, per i consulenti del lavoro, di partecipare al procedimento di negoziazione assistita nelle controversie di lavoro.