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Lo spesometro a regime dal 1° luglio 2011, obbligo operativo anche per gli operatori finanziari

A cosa serve lo spesometro

Il nuovo obbligo è stato introdotto per misurare la spesa dei contribuenti, da qui il suo nome “spesometro”.
Le comunicazioni che saranno inviate all’Agenzia delle Entrate permetteranno al fisco di confrontare il reddito dichiarato dai contribuenti con le spese da essi sostenute. In questo modo sarà più facile individuare gli evasori: spese e consumi infatti sono elementi utili per individuare la capacità contributiva delle persone fisiche, per ricostruire la congruità dei volumi d’affari e dei costi indicati nelle dichiarazioni dei soggetti Iva. Pertanto, ad esempio, se un contribuente dichiara di percepire 20.000 € di reddito, ma nello stesso anno, spende ad esempio 40.000€, potrebbe essere assoggettato ad un accertamento sintetico.



Aggiornata il: 25/07/2011