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Anomalie studi di settore, occhio alle comunicazioni

Novità 2014

Rispetto all'anno scorso sono cambiate le modalità di invio delle comunicazioni di anomalia.
 
In precedenza venivano recapitate:
  • direttamente al contribuente, tramite raccomandata;
  • all’intermediario che ha trasmesso la dichiarazione, utilizzando il canale Entratel.
Da quest'anno invece, per razionalizzazione e contenere la spesa pubblica, le comunicazioni non sono più spedite tramite raccomandata al domicilio del contribuente, ma sono “inserite” direttamente nel “Cassetto fiscale” del contribuente.
 
In alternativa il contribuente (a partire da UNICO 2013) può richiedere che l'invio sia effettuato all'intermediario incaricato della trasmissione della dichiarazione. Per questo bisogna barrare la casella “Invio comunicazione telematica anomalie dati studi di settore all’intermediario” presente nel riquadro “firma della dichiarazione” contenuto nel Frontespizio. Per accettare la scelta del contribuente, l’intermediario a sua volta deve barrare la casella “Ricezione comunicazione telematica anomalie dati studi di settore” inserita nel riquadro “impegno alla presentazione telematica”.
 
Le comunicazioni inviate nel 2014 riguardano sei macrocategorie (due in più rispetto al 2013):
  1. incoerenze relative alla gestione del magazzino;
  2. mancata indicazione del valore dei beni strumentali;
  3. incongruenze nei dati dichiarati nel modello studi di settore, ovvero tra questi e i dati dichiarati nel modello UNICO;
  4. indicatore “incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi/compensi” superiore al doppio della soglia massima;
  5. imprese che hanno indicato utili spettanti agli associati in partecipazione con apporto di solo lavoro e non hanno indicato il numero e/o la percentuale di lavoro prestato dagli associati;
  6. imprese che hanno indicato spese per la locazione di immobili e hanno omesso di indicare le relative superfici delle unità locali utilizzate.


Aggiornata il: 18/09/2014