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Rivalutazione beni d’impresa e partecipazioni 2017: una guida

Rivalutazione beni e partecipazioni 2017: su quali beni?

Possono essere oggetto di rivalutazione:

  • i beni materiali ed immateriali diversi da quelli alla cui produzione o scambio è diretta l’attività dell’impresa;
  • le partecipazioni in società controllate e collegate iscritte tra le immobilizzazioni.

Seguendo le istruzioni delle Entrate nella circolare esplicativa 18/E del 13/06/2006, riguardante la precedente rivalutazione, si ritiene che:

  • la rivalutazione sia possibile per tutti le immobilizzazioni ammortizzabili e non, sia materiali che immateriali;
  • risultano esclusi dal campo di applicazione gli oneri pluriennali, l'avviamento, gli immobili merce e i crediti.

Stante il carattere volontario della rivalutazione, questa non può essere applicata sui singoli beni, ma, come illustrato nella circolare 18/E/2006, deve essere operata per “categorie omogenee”.

TIPOLOGIA BENE INDIVIDUAZIONE DELLA CATEGORIA OMOGENEA
Beni materiali ammortizzabili (esclusi immobili e mobili registrati)  Per anno di acquisizione e coefficiente d’ammortamento 
 Immobili

 Aree non fabbricabili

Fabbricati non strumentali

Fabbricati strumentali per destinazione

Fabbricati strumentali per natura 

Beni mobili iscritti in pubblici registri

Veicoli

Aeromobili

Navi iscritte e non nel registro internazionale

Beni immateriali Sono rivalutabili distintamente
Partecipazioni in imprese controllate e collegate

-Azioni: per ciascun soggetto emittente, tenuto altresì conto delle loro caratteristiche (ordinarie, privilegiate, di risparmio, ecc.)

-Quote: per ciascuna società controllata/collegata;

In sintesi, per i beni mobili non registrati, le categorie sono costituite sulla base dell'aliquota di ammortamento e per anno di acquisizione, facendo riferimento ai gruppi stabiliti dal D.M. 31/12/1988 in materia di coefficienti di ammortamento.

Fonte:


Aggiornata il: 30/01/2017