Possono essere oggetto di rivalutazione:
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i beni materiali ed immateriali diversi da quelli alla cui produzione o scambio è diretta l’attività dell’impresa;
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le partecipazioni in società controllate e collegate iscritte tra le immobilizzazioni.
Seguendo le istruzioni delle Entrate nella circolare esplicativa 18/E del 13/06/2006, riguardante la precedente rivalutazione, si ritiene che:
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la rivalutazione sia possibile per tutti le immobilizzazioni ammortizzabili e non, sia materiali che immateriali;
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risultano esclusi dal campo di applicazione gli oneri pluriennali, l'avviamento, gli immobili merce e i crediti.
Stante il carattere volontario della rivalutazione, questa non può essere applicata sui singoli beni, ma, come illustrato nella circolare 18/E/2006, deve essere operata per “categorie omogenee”.
TIPOLOGIA BENE |
INDIVIDUAZIONE DELLA CATEGORIA OMOGENEA |
Beni materiali ammortizzabili (esclusi immobili e mobili registrati) |
Per anno di acquisizione e coefficiente d’ammortamento |
Immobili |
Aree non fabbricabili
Fabbricati non strumentali
Fabbricati strumentali per destinazione
Fabbricati strumentali per natura
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Beni mobili iscritti in pubblici registri |
Veicoli
Aeromobili
Navi iscritte e non nel registro internazionale
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Beni immateriali |
Sono rivalutabili distintamente |
Partecipazioni in imprese controllate e collegate |
-Azioni: per ciascun soggetto emittente, tenuto altresì conto delle loro caratteristiche (ordinarie, privilegiate, di risparmio, ecc.)
-Quote: per ciascuna società controllata/collegata;
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In sintesi, per i beni mobili non registrati, le categorie sono costituite sulla base dell'aliquota di ammortamento e per anno di acquisizione, facendo riferimento ai gruppi stabiliti dal D.M. 31/12/1988 in materia di coefficienti di ammortamento.