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Rivalutazione beni d’impresa e partecipazioni 2017: una guida

Rivalutazione beni d'impresa e partecipazioni 2017: come fare

La rivalutazione può essere effettuata utilizzando una delle seguenti modalità:

  1. Rivalutazione sia del costo storico sia del fondo ammortamento Consente di mantenere invariato il periodo di ammortamento
  2. Rivalutazione del costo storico Comporta un allungamento del periodo di ammortamento. Tale modalità potrebbe incontrare il limite rappresentato dal valore di sostituzione del bene (costo di acquisto di un bene nuovo della stessa tipologia); secondo la dottrina infatti il costo rivalutato non deve essere superiore a tale valore.
  3. Riduzione totale o parziale del fondo ammortamento Consente di ridurre il fondo di ammortamento. Tale tecnica era stata utilizzata nelle precedenti rivalutazioni per eliminare la quota di ammortamento anticipato effettuata in esercizi precedenti ai soli fini fiscali. Tale problematica dovrebbe essere già stata risolta in sede di disinquinamento del bilancio.

Appare immediatamente evidente come i metodi contabili di cui alle lettere 2) e 3) siano di più immediata applicazione. E’ sufficiente, infatti, individuare il maggior valore attribuibile ai beni ed iscriverlo a decremento del fondo di ammortamento dei beni o ad incremento dell’attivo lordo. Invece il metodo di cui alla lettera a) è più complesso da gestire in quanto il maggior valore dovrà essere spalmato, nella medesima proporzione, sia ad incremento del costo storico sia ad incremento del fondo di ammortamento. Si consideri, comunque, che tale metodologia consente di non mutare la lunghezza del piano di ammortamento e, conseguentemente, di ottenere un più rapido recupero del maggior valore rilevato in bilancio

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Aggiornata il: 30/01/2017