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Manovra correttiva 2017: ecco le novità fiscali

Manovra correttiva 2017: contrasto alle indebite compensazioni

L'articolo 3 del D.l. 50/2017 ha abbassato da 15mila a 5mila Euro la soglia oltre la quale è necessario apporre il visto di conformità nelle dichiarazioni, per poter effettuare la compensazione. La modifica è stata attuata sia a livello dell'Iva che delle imposte sui redditi, addizionali, ritenute alla fonte, imposte sostitutive delle imposte sul reddito, e Irap. Non occorre invece apporre il visto nel caso di richieste di compensazioni IVA trimestrali (modello TR).

Le nuove disposizioni hanno previsto anche una specifica disciplina in materia sanzionatoria: il contribuente che compensa senza l'apposizione del visto, o se con visto apposto da un soggetto non abilitato, sarà punito con:

  •  il recupero dell'ammontare del credito utilizzato;
  • la sanzione nella misura del 30%; senza possibilità di utilizzare la compensazione per riversare l'imposta indebitamente compensata.

Per i titolari di partita Iva vengono introdotte ulteriori restrizioni sulle modalità di presentazione del mod. F24 con compensazione. In particolare viene previsto l'obbligo generalizzato di utilizzare i canali telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate per qualsiasi somma oggetto di compensazione, sia che si tratti di Iva, sia che si tratti di imposte sui redditi, Irap, ritenute, addizionali, imposte sostitutive e crediti d'imposta. 

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Aggiornata il: 05/05/2017