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Voluntary disclosures bis 2017: ultimi chiarimenti

Voluntary disclosures 2017: novità del D.L. n. 50 del 2017

Con la conversione in legge del decreto legge n. 50/2017 sono state introdotte modifiche alle disposizioni in materia di voluntary disclosure.Le novità principali riguardano, da un lato, la possibilità di scomputare il credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero e, dall’altro, un correttivo al meccanismo dell’autoliquidazione.
Per quanto riguarda lo scomputo del credito di imposta è stato previsto che se alla formazione del reddito complessivo concorrono redditi prodotti all’estero di lavoro dipendente o di lavoro autonomo non si applica l’art. 165, comma 8 del TUIR, secondo cui il credito per le imposte estere non spetta nel caso di dichiarazione omessa o nel caso in cui il reddito estero non sia dichiarato. Si segnala che tale norma non riguarda tutte le categorie di reddito; infatti, rimangono esclusi i redditi fondiari, i redditi di impresa, quelli finanziari e i redditi diversi. Dovrebbero rientrarvi quelli degli amministratori che sono solitamente inquadrati quali redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, al pari delle pensioni; su queste ultime casistiche si attende un veloce chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Per quanto riguarda, invece, il correttivo al meccanismo di autoliquidazione, si evidenzia che le novità riguardano le maggiorazioni e le sanzioni dovute in caso di insufficiente versamento da autoliquidazione. Infatti, viene previsto che:

  • in caso di insufficiente versamento le sanzioni applicabili sono comunque quelle più “leggere” previste in caso di autoliquidazione, fermo restando l’applicazione della maggiorazione del 3 o del 10% dovuta a seconda del tipo di imposta e dello scostamento rilevato fra quanto indicato in istanza e quanto versato;
  • in ogni caso, le somme da versare comprensive della maggiorazione, non possono superare l’importo che sarebbe dovuto qualora il contribuente optasse per la posizione di “attesa” scegliendo di aspettare gli atti dell’Agenzia delle Entrate.

Il D.L. n. 50/2017 estende anche all’IVIE ed all’IVAFE la facoltà di versare, entro il 30 settembre 2017, limitatamente agli investimenti oggetto della procedura di voluntary-bis, le somme dovute per i periodi di imposta 2016 e 2017 indicando i relativi dati direttamente nella relazione di accompagnamento e senza esporli nel quadro RW dei modelli Redditi 2017 e 2018.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 26/07/2017