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Rinuncia TFM amministratore non socio 2017

Rinuncia al TFM 2017: l'amministratore rinuncia al trattamento di fine mandato

In caso di rinuncia al Tfm si possono presentare due situazioni differenti qualora la figura dell'amministratore per il quale è stato accantonato il Tfm sia o meno anche socio della società:

  • Ipotesi 1: l'amministratore non è anche socio della società.

Nel corso degli anni la società ha dedotto gli accantonamenti senza che vi sia stata alcuna conseguenza fiscale in capo all'amministratore. La tassazione di tale compenso di fine rapporto scatta in capo allo stesso solo nel momento dell'effettivo incasso. Con la rinuncia la società iscriverà una sopravvenienza attiva tassata e nessuna conseguenza fiscale sorgerà in capo all'amministratore. La tassazione della sopravvenienza riequilibra la situazione (si sono dedotti gli accantonamenti e ora si tassa la rinuncia) in capo alla società, restando del tutto neutra la posizione dell'amministratore (che non avendo mai posseduto tale reddito non deve assoggettarlo a tassazione);

  • Ipotesi 2: l'amministratore risulti essere anche socio della società. 

In tal caso pare lecito considerare che la rinuncia al compenso dia luogo fiscalmente a una sopravvenienza  attiva non tassata ai sensi dell'art. 88, 4° comma del Tuir). In tal caso si considera la rinuncia in grado di generare una sopravvenienza attiva che sorgendo da una rinuncia a un credito da parte di un socio è irrilevante fiscalmente (indipendentemente dalla imputazione a conto economico al patrimonio netto)

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Aggiornata il: 28/11/2017