Vista la enorme diffusione di tali atti di pirateria informatica l’Autorità per la protezione dei dati personali italiana ha realizzato una infografica per richiamare gli utenti all’attenzione su tale problema. I punti presi in esame dall’Autorità sono quattro e riguardano i seguenti aspetti:
1. definizione del ransomware, con indicazione dei vari device che possono essere infettati (PC. Tablet, smatphone, smart TV) e delle due principali tipologie di ransomware;
2. le modalità di diffusione (messaggi inviati con l atecnica del phishing, da parte di soggetti conosciuti e sicuri, come i gestori di servizi, gli operatori telefonici, i soggetti istituzionali;
3. le tecniche di difesa, che consistono, sostanzialmente:
-
nell’evitare di aprire suddetti messaggi;
-
nell'evitare di cliccare su collegamenti a siti sospetti;
-
nell’installare apposti antivirus con estensioni per malware, nel proprio device;
4. raccomandazioni per liberarsi dal ransomware; a tale riguardo il pagamento del riscatto non è una buona soluzione in quanto, oltre al danno economico, si corre il rischio di non ricevere i codici per decriptare i file.
Si consiglia, quindi, di segnalare o denunciare l’attacco ransomware alla Polizia postale.