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Comunicazione spese asilo nido: proroga al 9 marzo 2018

Comunicazione spese asilo nido: quali sono i dati da comunicare

I dati sono elencati nelle specifiche tecniche allegate al Provvedimento del 09.02.2018

In sintesi si tratta di:

  • codice fiscale del soggetto obbligato all'invio: deve essere sempre riportato il codice fiscale, la partita Iva non è ammessa;
  • dati identificativi del soggetto obbligato all'invio:
    • denominazione, comune e provincia del domicilio fiscale, se persona giuridica;
    • cognome, nome, sesso, data di nascita, comune o stato estero di nascita, provincia di nascita se persona fisica;
  • tipologia di soggetto obbligato all'invio, indicando il codice:
    • 0, per asili nido privati o pubblici;
    • 1, per i soggetti diversi dagli asili nido, cui sono versate le rette;
    • 2, per i soggetti diversi dai precedenti che erogano rimborsi;
  • anno di riferimento: 2017;
  • dati del soggetto che assume l'incarico alla trasmissione telematica: occorre riportare il codice fiscale dell'intermediario che effettua la trasmissione e il codice:
    • 1, se la comunicazione è predisposta dal contribuente e quindi l'intermediario si limita all'invio;
    • 2, se la comunicazione è anche predisposta dall'intermediario;
  • dati relativi alla spesa sostenuta, indicando:
    • codice fiscale dell'iscritto all'asilo;
    • codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa (solo persona fisica, il numero di partita Iva non è ammesso). Si segnala che tale dato è obbligatorio a partire dalle spese sostenute nel 2018. Per le spese relative al 2017 è possibile indicare l'indisponibilità del codice fiscale, indicando il codice "1" nel campo "flag soggetto che ha sostenuto la spesa";
    • spese sostenute nell'anno di riferimento. L'importo va indicato al lordo di eventuali rimborsi e va arrotondato all'unità di euro;
  • dati relativi ai rimborsi erogati, indicando:
    • codice fiscale dell'iscritto all'asilo;
    • codice fiscale del soggetto che ha ottenuto il rimborso (solo persona fisica, il numero di partita Iva non è ammesso);
    • anno solare in cui è stata sostenuta la spesa. Può essere anche l'anno antecedente a quello di riferimento (ad esempio rimborso erogato nel 2017 ma relativo alle spese di frequenza del 2016);
    • importo del rimborso erogato nell'anno di riferimento, arrotondato all'unità di euro.

 

Fonte:


Aggiornata il: 01/03/2018