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Pace fiscale 2019: scadenza per la definizione degli errori formali al 31 Maggio

La rimozione degli errori formali

La rimozione delle irregolarità od omissioni rappresenta una condizione necessaria, assieme al pagamento dei 200 euro, per il perfezionamento della definizione agevolata e deve essere effettuata entro il 2 marzo 2020.

Il provvedimento attuativo pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 15 marzo 2019 aveva introdotto il concetto che in caso di giustificato motivo, il pagamento della definizione accompagnato dalla mancata rimozione degli errori formali, non avrebbe precluso la definizione stessa. Inoltre in quell’occasione era stato scritto che nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate rilevi ulteriori errori, sarà possibile procedere alla correzione anche di questi entro un termine stabilito dall’amministrazione finanziaria, che non potrà essere inferiore a trenta giorni.

Nella circolare 11/E, l’Agenzia spiega che può essere ricondotta ad un giustificato motivo la circostanza in cui, pur applicando la diligenza del buon padre di famiglia, non si riesca ad individuare tutte le violazioni formali commesse, le quali, in tutto o in parte, potrebbero non essere di immediata percezione, anche in ragione della mancanza di riflessi sostanziali sui tributi.

In tal caso sarà possibile rimuovere l’errore esclusivamente in conseguenza di un invito da parte dell’Amministrazione finanziaria e la rimozione dovrà avvenire entro 30 giorni dalla ricezione dell’invito.

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Aggiornata il: 21/05/2019