Indicatori di rischio di comportamenti evasivi sono da rinvenirsi, a titolo esemplificativo:
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nella presenza di crediti IVA in apparenza non giustificabili in base ai dati economici, ovvero ai regimi normativi vigenti (ad esempio aliquote differenziate tra acquisto e vendita);
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nell’effettuazione di acquisti da soggetti che omettono la presentazione delle relative dichiarazioni fiscali e del modello “Comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA”;
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nella presenza di un elevato importo dei costi c.d. “residuali”;
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negli acquisti effettuati da controparti che dichiarano l’esercizio di attività rientranti in codici ATECO c.d. residuali (ad esempio i codici che terminano con la dicitura n.c.a.);
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nella presenza di bassa redditività anche a fronte di ricavi costanti o in crescita nel tempo.