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Bonus 600 euro professionisti con casse previdenziali

Chiarimenti bonus 600 ai soggetti non appartenenti a Casse di Previdenza Private

Il Mef ha chiarito in modo esplicito la sua posizione in merito all’indennità dei 600 euro per i soci di società di persone e di S.r.l. La risposta del MEF ha chiarito che l’indennità dell’articolo 28 del Decreto Cura Italia è personale e dunque non è attribuibile alla società e quindi compete ai singoli soci se iscritti alle gestioni dell’INPS:
Questa risposta anzitutto supera e chiarisce dubbi ed interpretazioni relative al possesso o meno della partita IVA, che quindi non è requisito per entrare a far parte della platea di soggetti che possono beneficiare dell’indennità.
Il bonus riguarda dunque quei soci che operano in settori coperti dall’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) in particolare in attività iscritte all gestione commercianti e artigiani INPS (sono quindi esclusi quelli che operano nel settore industriale).

Il bonus riguarda poi anche i soci lavoratori amministratori di Srl.

Si riporta poi un ulteriore chiarimento del MEF “Gli agenti di commercio sono esclusi dalla platea dei destinatari dell’articolo 28, che riguarda solo coloro che non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ma rientrano, con tutti gli altri soggetti iscritti alle casse, nelle previsioni dell’articolo 44 che istituisce un Fondo per il reddito di ultima istanza al fine di garantire misure di sostegno al reddito sia per i lavoratori dipendenti che per quelli autonomi.”
La motivazione di tale esclusione (a fronte dunque di una interpretazione letteraria) risiede nel fatto che gli agenti di commercio sono obbligati alla doppia iscrizione AGO ed ENASARCO e quindi a loro pare destinata la possibilità di accedere all’indennità per i professionisti con cassa di appartenenza.
 

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Aggiornata il: 29/03/2020