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La 231 nella emergenza sanitaria: prime indicazioni e pareri

Aggiornamento documento di valutazione del rischio DVR

Il rischio epidemiologico è oggetto di specifica attenzione da parte del Governo che con il nuovo DPCM del 24 aprile 2020 ha introdotto il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, che si coordina con le norme più generali di tutela della salute dei lavoratori sancito dall’art. 2087 c.c. e dal D.Lgs. 81/2008.

Sappiamo anche che il perimetro di reati presupposto in materia di 231 comprende, all’art. 25-septies del D.Lgs.231/2001, anche reati commessi in violazione di norme anti infortunistiche e sulla tutela e salute del lavoro, secondo gli artt. 589 e 590 del codice penale. Pertanto, le aziende che si sono dotate o che si doteranno di un modello organizzativo 231 avranno la necessità di adottare misure specifiche e di integrare i protocolli di prevenzione dei reati sopra indicati.

In caso di inadempimento, potrebbe configurarsi una responsabilità amministrativa dell’ente qualora dalla commissione dell’illecito derivi vantaggio all’ente (es. minori costi e quindi risparmio sui dispositivi di protezione personale).

In generale le aziende dovrebbero aggiornare il documento di valutazione del rischio (DVR), individuando una specifica figura ad hoc per la gestione dell’emergenza Covid-19 ed attuare una efficace campagna informativa legata per facilitare la diffusione all’interno della organizzazione di norme comportamentali e raccomandazioni per il contenimento epidemiologico, in ossequio a quando indicato dal DPCM del 19 marzo 2020, che a suo tempo incentivava il lavoro agile (cd. Smart working), ferie e congedi retribuiti, sospensione attività di reparti non necessari alla produzione, adozione di protocolli anti contagio, sanificazione dei luoghi di lavoro, limitazione degli spostamenti all’interno delle organizzazioni, intese tra imprese e organizzazioni sindacali.

Il decreto del 24 aprile ha normato ancora di più i protocolli da adottare da parte delle imprese, soprattutto con riferimento a procedure di ingresso, accesso contingentato alle mense aziendali, sanificazione giornaliera, dotazione e messa a disposizione di prodotti igienizzanti e DPI, orari e modalità di entrata/uscita dei dipendenti, sorveglianza sanitaria di concerto con il RLS e costituzione di un comitato per applicazione e verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con partecipazione di rappresentanze sindacali e RLS.

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Aggiornata il: 30/04/2020