Per tutti i lavori di recupero del patrimonio edilizio in particolare per gli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari e per quelli di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici che non possono beneficiare dei super sconti 110, 85,75,65 resta la detrazione del 36% a regime prevista dall'art. 16 bis del Tuir, elevata al 50% fino al 31 dicembre 2020.
Ricordiamo infatti che la detrazione del 36% è diventata norma permanente e consente una detrazione con un tetto massimo di 48000 elevata a 96000 euro fino al 31 dicembre 2020.
L'aumento della percentuale e del tetto di spesa ammessa viene ormai prorogato ogni fine anno dal 2012.
I lavori di ristrutturazione di manutenzione straordinaria si portano dietro l'agevolazione prevista per mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’ arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, prorogata al 31 dicembre 2020, per le quali si segnala:
- il limite di spesa di 10.000 euro (e la detrazione massima di 5.000 euro), riferito alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione, condominiali o meno ( cfr. articolo 16, comma 2, decreto legge 4 giugno 2013, n. 63);
- che questa agevolazione consente un detrazione Irpef del 50% (da ripartire in 10 quote annuali costanti), solo se spetta la detrazione del 50% per uno degli interventi «trainanti» di «recupero del patrimonio edilizio», iniziati nell’ anno dell'acquisto dei mobili e degli elettrodomestici o in quello precedente (ma prima del pagamento dei mobili e degli elettrodomestici) e pagati, anche in parte, entro il 31 dicembre dell'anno.