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Corrispettivi telematici: aspetti contabili del credito d’imposta

Come contabilizzare il contributo per il Registratore Telematico

Partendo dal presupposto che:

  1. il nuovo registratore di cassa, pronto all’uso per l’invio telematico, è un bene strumentale, 
  2. l’adeguamento di quello esistente è una manutenzione su un bene strumentale, 

si può concludere, come anche stabilito dalla Ris. 2/E/2010, che il credito d’imposta concesso si configura come un contributo in conto impianti. 

Come previsto dalla Ris. 2/E/2020, esistono due metodi per rilevare il credito. 

Il metodo diretto, il quale consiste nel rilevare direttamente a riduzione del costo storico del registratore il corrispondente credito d’imposta. Il processo di ammortamento avrà quindi luogo sul minor valore di acquisizione. 

Il metodo indiretto, il quale consiste nel lasciare inalterato il costo storico del registratore di cassa, il quale subirà un processo di ammortamento ordinario. Il credito d’imposta verrà imputato a conto economico fra i ricavi e subirà la riduzione a mezzo dei risconti passivi.

Vediamo i due esempi. Per semplicità immaginiamo che il registratore di cassa venga ammortizzato in 5 anni.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 25/11/2020