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Sostituzione caldaia vetusta in condominio: chi paga?

Spese di sostituzione caldaia: questione e soluzione

LA QUESTIONE

In caso di sostituzione della caldaia, non più in grado di operare efficacemente ed inidonea a garantire il rispetto della normativa vigente, le spese per l’intervento sono anche a carico dei distaccati?

LA SOLUZIONE

Il Tribunale ha dato ragione al condominio.

Secondo lo stesso giudice, i condomini hanno dimostrato con idonea documentazione che tale intervento si era reso necessario per garantire il corretto funzionamento dell'impianto oramai vetusto, non più in grado di operare efficacemente ed inidoneo a garantire, altresì, il rispetto della normativa vigente. 

In tale ipotesi, ad avviso dello stesso giudice, se è ovvio che le unità immobiliari mai allacciate all’impianto centralizzato siano escluse dal riparto, in quanto non proprietarie dell'impianto stesso (art. 1123 co. 3° c.c.), altrettanto non può dirsi per i proprietari che nel tempo si sono distaccati

Del resto, anche dopo l'intervento di rifacimento, il condominio avrebbe utilizzato le medesime tubature che, tramite le diramazioni interne, servivano le singole unità abitative tra cui anche quelle della società distaccata dall'impianto.

 In ogni caso per il Tribunale la sostituzione della caldaia non è un’innovazione ma un intervento diretto alla conservazione dell'impianto che continua ad esistere e per il quale è stata deliberata la sola spesa di rifacimento a causa della sua vetustà.

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Aggiornata il: 03/12/2020